Pittore italiano. Studiò a Venezia,
nella bottega di S. Peranda. Fu autore del
Convito del doge Giovanni
Cornaro negli uffici del palazzo ducale di Venezia, di una pala di altare
nel duomo di Sebenico, e di un'altra nella chiesa di San Faustino Maggiore, a
Brescia. La sua opera migliore è ritenuta la tela raffigurante
La
Verità scoperta dalla Giustizia e dal Tempo, nel già citato
palazzo ducale veneziano (Brescia 1585 - Venezia 1636).